Lo spazio
Lo spazio artistico di un attore è lui stesso. Recitare su un palco, in un giardino, in una piazza, in una stanza non fa differenza, conta solo la verità del “movimento”. Si parte dal nostro corpo per conoscere ed usare lo spazio.
Come faccio a servirmi sinceramente di un oggetto di scena se prima non entro in relazione con il mio spazio/corpo? Soltanto la verità del nostro gesto può essere in grado di disegnare perimetri spaziali credibili.
Non esiste una scenografia, anche la più bella, in grado di sostituire il senso artistico di un corpo che si muove e occupa spazio consapevolmente. Gli allievi che lavoreranno con BORN impareranno a fare del proprio corpo il vero spazio da percorrere con maestria.
Quando l'allievo inizierà ad entrare in sintonia e diventerà padrone del suo gesto, accadrà qualcosa di unico, tutto ciò che lo circonderà diventerà “spazio”.
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Lo Spazio inteso come luogo fisico di sperimentazione rappresenterà un semplice involucro dove gli allievi verranno messi nella condizione di imparare a disegnare il proprio perimetro artistico entrando in relazione con il testo e la propria creatività.
Come in un "labirinto" l'allievo costruirà l'interpretazione percorrendo innumerevoli strade e soltanto attraverso la verità del gesto e l'interazione con la memoria potrà trovare la via d'uscita e quindi raggiungere la credibilità del Personaggio che porterà in scena.
Ogni spazio/corpo sarà come un'isola, all'inizio sconosciuta, poi, se la curiosità di volerla andare a scoprire prevarrà, diventerà un luogo fantastico da dove sarà difficile potersi allontanare.
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